
Fascicolo sanitario elettronico 2.0, i vantaggi di una piattaforma unica nazionale
Con l’implementazione del Fascicolo sanitario elettronico (Fse) 2.0, l’Italia sarà l’unico paese in cui i dati di 60 milioni di cittadini verranno conservati in un unico ambiente digitale. Semplificazione, completezza delle informazioni sanitarie e sicurezza dei dati sono i punti di forza del Fascicolo. L’evoluzione del Fse - la nuova cartella sanitaria digitale che conterrà tutti i dati del cittadino, dalle vaccinazioni ai farmaci presi agli interventi effettuati e le prescrizioni – è stata al centro di un workshop che si è tenuto a Roma mercoledì 12 giugno, che ha fatto seguito alla conferenza stampa durante la quale è stato presentato il logo del Fse 2.0.
Al workshop, il ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha spiegato che il Fse “avrà una ricaduta importante sulla vita quotidiana dei cittadini: semplificherà l’accesso ai servizi sanitari e aiuterà a garantire continuità assistenziale ovunque ci si trovi”. Entro dicembre il Fascicolo diventerà operativo su tutto il territorio, garantendo alcuni servizi di base: sarà possibile pagare il ticket, effettuare la prenotazione o la revoca online di visite ed esami, scegliere o revocare il proprio medico di base e consultare i propri referti. In alcune Regioni parte delle prestazioni sono già attive, ma le differenze sul territorio sono notevoli e l’obiettivo è omogenizzare questo strumento di sanità digitale che promette di semplificare la vita ai cittadini.
Nel corso del workshop si è parlato della nuova cultura digitale della sanità italiana, del primato della tecnologia digitale italiana in Europa, dell’uso del dato clinico dematerializzato e di Fse e telemedicina come elementi essenziali della personalizzazione della cura. Questo investimento digitale si rafforza con l’Ecosistema dei dati sanitari (Eds), che mette insieme e rielabora tutti i dati raccolti dalle regioni.